Il bond Camozzi paga il 3,5%.

Rafforzamento patrimoniale per Camozzi Group (Cg), con sede legale a Milano ma cuore bresciano, che produce componenti e sistemi per l’automazione industriale e opera nei settori delle macchine utensili, delle macchine tessili e nella lavorazione e trattamento delle materie prime attraverso un processo di digitalizzazione avanzato. Qualche giorno fa, infatti, a Brescia davanti al notaio Francesco Ambrosini è comparso Francesco Camozzi, presidente di Cg, per guidare un consiglio d’amministrazione al quale erano presenti tutti i consiglieri Giovanni, Mario e Marco Camozzi. Il board ha deliberato l’emissione di un prestito obbligazionario non convertibile denominato “Camozzi Group 2022-2015” per un ammontare di 3,64 milioni di euro. L’emissione sarà di 3,64 milioni di titoli obbligazionari ciascuno del valore nominale di un euro e il tasso d’interesse verrà pagato in rate semestrali posticipate, la cui ultima scadenza sarà l’1 aprile del 2025, per una cedola annua del 3,5%. La società ha attualmente in corso un altro prestito obbligazionario emesso a fine 2017 e con scadenza alla fine del 2023 dell’ammontare complessivo di 12,5 milioni. Camozzi Group ha chiuso il 2020 con ricavi consolidati per 414 milioni (455 nel 2019) di cui l’80% all’estero (53% paesi Emea, 16% America, 11% area Apac e Italia 20%). Cg è controllata dalla Lag International, la holding lussemburghese dei Camozzi, che qualche settimana fa ha aumentato il capitale da 6,6 a 11,7 milioni di mediante emissione di 3,52 milioni di azioni privilegiate ciascuna del valore nominale di 1,42 euro sottoscritte dai quattro veicoli inglesi a monte: Alfafin, Gammafin, Betafin e Abcfin.