Acp fallita: concordato k.o.

Non si salva la romana Acp, controllata dal gruppo Hadid, che opera nel settore dell’acciaio. Qualche giorno fa, infatti, la sezione fallimentare del tribunale capitolino presieduta da Antonino La Malfa e con Caterina Bordo quale giudice relatore ha dichiarato inammissibile la proposta di concordato presentata dall’azienda nel dicembre del 2020 e ne ha decretato il fallimento nominando curatore Andrea D’Ovidio e convocando il prossimo 5 luglio i creditori per l’esame dello stato passivo.

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Il concordato si basava su una serie di passaggi e su un piano di continuità aziendale 2021-2025: cessione della controllata Acp Acciai Speciali, contratto d’affitto d’azienda con la maltese Lithium Ltd e il suo previsto supporto finanziario di 10 milioni di euro nell’ambito della fusione tra Acp e l’altra controllata Acp Industries, pagamento integrale dei creditori privilegiati, previdenziali e tributari e dei chirografari per il 44,08%. La procura di Roma a fine novembre scorso aveva evidenziato una serie di criticità del piano, chiedendo il fallimento dell’azienda. E la sentenza riprende tutte queste critiche: la previsione di un fondo rischi contenzioso, l’individuazione delle cause di prelazione per i debiti verso fornitori, la valutazione di Acs Acciai Speciali, il deficit informativo e valutativo circa il contratto con Lithium Ltd e la natura di quest’ultima di cui nulla si sa circa la compagine sociale ma solo che è stata da poco costituita con un capitale di 10mila euro. “Nessun concreto chiarimento – dice il decreto – è stato reso in ordine alla effettività e serietà degli apporti finanziari garantiti da Lithium Ltd”.  Acp era entrata in crisi e aveva chiesto il concordato per impegni disattesi dal principale cliente, la società siderurgica Jsw Steel Italy del gruppo indiano Jindal che controlla il polo siderurgico di Piombino, che non aveva più consegnato il rottame di ferro e ritirato il prodotto finito. https://andreagiacobino.com/2021/02/15/carrai-inguaia-lacciaio-di-acp/

A latere del fallimento pochi giorni fa Acp Industries, che controlla l’impianto di Cividate del Piano (Bergamo) ha chiesto a sua volta il concordato e il giudice romano Marco Genna ha nominato commissario Marco Costantini.