Infront Italy resiste e accantona.
Infront Italy, il colosso operante nei diritti televisivi e di proprietà del colosso cinese Dalian Wanda, ha resistito nel secondo anno della pandemia e ha scelto la prudenza patrimoniale. Qualche giorno fa, infatti, l’assemblea dei soci ha deciso di rinviare a nuovo l’utile di 18 milioni di euro segnato nel 2021 di poco inferiore a quello di 20,7 milioni del precedente esercizio determinando così un patrimonio netto di oltre 60 milioni. La lieve minore redditività, frutto anche di minori costi, è avvenuta inoltre in un contesto di riduzione dei ricavi del 9,8% anno su anno scesi da 151 a 136,6 milioni, calo dovuto principalmente alla chiusura del contratto di advisory attivo con la Lega Calcio per la vendita dei diritti televisivi milioni e tuttavia la società ha comunque generato un ebitda di 21,3 milioni, sia pur inferiore ai 34 milioni del 2020. Buona la situazione patrimoniale tenuto conto della posizione finanziaria netta a credito verso banche pari a 7,5 milioni e di una posizione finanziaria netta a credito nei confronti del gruppo Infront per 53,5 milioni. Infront Italy, che nel 2021 è stata ancora advisor della Lega per i diritti audiovisivi fino a giugno, ha poi organizzato la Maratona di Roma e curato gli aspetti dell’area media e marketing dei Mondiali di sci di Cortina. Va segnalato che a giugno dello scorso anno, scaduto il contratto con Lega Calcio, contestualmente attraverso la controllante svizzera Infront Sports & Media, il gruppo s’è aggiudicato il bando relativo alla gestione dei diritti audiovisivi internazionali del campionato di serie A per la trasmissione su tutte le piattaforme per le prossime tre stagioni. La relazione sulla gestione evidenzia infine che a seguito di un lungo contenzioso col fisco, a febbraio scorso Infront Italy ha dovuto pagare all’erario 4,4 milioni, ma che farà ricorso alla Commissione Tributaria Regionale della Lombardia.