Bastianello-Pam, margini in calo nella holding.

Il secondo anno della pandemia ha fatto lievemente diminuire le vendite e più seccamente i margini di Generale di commercio e servizi (Gecos), holding controllata dalla dinastia veneziana dei Bastianello che detiene il 100% del gruppo di supermercati Pam, attivo anche con i marchi Pam Panorama (ipermercati) e In’s (discount). Qualche settimana fa, infatti l’assemblea dei soci presieduta da Arturo Bastianello ha approvato il bilancio consolidato 2021 chiuso con ricavi in progresso a oltre 2,64 miliardi di euro dai 2,76 miliardi dell’esercizio precedente a fronte di ebitda ed ebit arretrati anno su anno, rispettivamente, da 124,1 a 96,1 milioni e da 28,4 a 26 milioni con un utile finale di 25,2 milioni rispetto a quello di 26,4 milioni del 2020. Il fatturato è stato realizzato per un miliardo dal canale discounts, per 686 milioni dai supermercati id prossimità, per 574,2 milioni da ipermercati e superstore e per 255 milioni dagli affiliati. Gecos opera con una rete di 697 punti vendita, di cui 93 punti vendita di prossimità, 83 supermercati, 19 superstore, 23 ipermercati, 478 discount e 72 affiliati. Il gruppo vede la solidità patrimoniale è testimoniata dai 902,3 milioni di patrimonio netto e da una posizione finanziaria netta positiva per 145,4 milioni. Gecos dispone poi di un patrimonio di mattoni costituito da immobili commerciali la cui estensione complessiva è di 725mila metri quadrati, ed è attiva anche nel settore del trattamento delle acque tramite le due lussemburghesi Janili e Envirogen, tuttora in perdita. I Bastianello hanno mandato a riserva l’utile civilistico di Gecos pari a 5,2 milioni.