Magnoni apre il portafoglio.

Aumento di capitale di 3,4 milioni di euro per Likipi Holding, cassaforte lussemburghese del noto banker Ruggero Magnoni. Qualche settimana fa, infatti, nel Granducato s’è svolta un’assemblea straordinaria della società che ha deliberato una ricapitalizzazione da 7,6 a 11,07 milioni mediante emissione di 34mila 200 nuove azioni ciascuna del valore di 100 euro che sono state interamente sottoscritte dallo stesso Magnoni. L’aumento di capitale è giunto a pochi giorni di distanza dall’approvazione del bilancio 2021 dove si sono ridotte a 22,8 milioni di euro le perdite non ripianate. L’esercizio chiuso a giugno dello scorso anno ha evidenziato infatti un utile di 3,3 milioni rispetto al rosso di 2 milioni del precedente esercizio e che diminuisce i 26,2 milioni di disavanzo accumulato negli esercizi precedenti. Il profitto è stato determinato dalle rivalutazioni sugli asset che valgono 26,8 milioni rappresentati fra l’altro, dal 30,3% di Aplomb che ha venduto il 26% della sartoria parmense Raffele Caruso, l’11% di Omniainvest controllata dalla Omniaholding di Roberto Colaninno a monte della catena di controllo Immsi-Piaggio, il 32,4% della olandese Quattroduedue che possiede il 61,6% di Intek Group (dove il banker siede nel board) e il 35% della boutique inglese di consulenza M&M Capital di cui Magnoni è anche socio diretto con Thomas Marsoner. Lo scorso autunno, dopo la chiusura dell’esercizio, Likipi Holding ha acquistato circa 363mila azioni Immsi, di cui Magnoni è consigliere d’amministrazione, pagandole complessivamente 195mila euro. Il banchiere è nel consiglio d’amministrazione di Autostrade Lombarde e della controllata Brebemi, essendo stato advisor del fondo spagnolo Ifm che ha comprato l’operatore autostradale da Intesa Sanpaolo.