Dogliani, utile azzerato.

Meno ricavi e meno utili nel secondo anno della pandemia per Fininc, holding della famiglia cuneese Dogliani a capo di un gruppo con mille 500 addetti. La società, fondata oltre 50 anni fa con sede legale a Torino, è guidata da Claudio Dogliani figlio dell’ottantunenne presidente Matterino, uno dei più potenti e sconosciuti costruttori d’Italia e ha chiuso poche settimane fa il bilancio consolidato 2021 con un patrimonio netto salito anno su anno da 932,6 a 933 milioni di euro e un attivo passato da 1,3 a 1,4 miliardi. Ma i ricavi sono diminuiti da 304,6 a 256,8 milioni, con un ebit arretrato da 23 a 11,5 milioni e un utile quasi azzerato a 739mila euro dagli oltre 9,3 milioni del 2020. Il fatturato di gruppo è ripartito per 232,4 milioni nel principale settore delle costruzioni, engineering, concessioni e multiutility, per 17,3 milioni nel vitivinicolo e per i restanti 7,2 milioni nell’alberghiero, trasporti e servizi. Il calo dei ricavi, concentrato nel core business con la principale controllata Inc (176,4 milioni di fatturato nel 2021), è dovuto ai rallentamenti sulla commessa di maggior impatto economico (Superstrada Pedemontana Veneta), causato dalla riduzione della produzione dovuta alle difficoltà di approvvigionamento dei materiali di costruzione i cui costi sono peraltro aumentati. Nell’engineering anche applicato alla cybersecurity Fininc è attiva con le controllate Sipal e Chiarlone Officine che nel 2021 hanno realizzato ricavi rispettivamente per 40 e 14 milioni avendo come clienti fra gli altri Iveco, Leonardo, Thales Alenia Space e Jaguar Land Rover. La seconda gamba dei business dei Dogliani è il vitivinicolo realizzato soprattutto con la controllata Batasiolo che tuttavia nel 2021 ha visto crescere il fatturato anno su anno da 9,5 a 14,7 milioni con un ebitda che da negativo per 1,8 milioni è tornato positivo per 1,2 milioni. La società produce vini tipici piemontesi (barbera, barolo, dolcetto, moscato e pinot) venduti per il 59% all’estero e per il restante in Italia grazie soprattutto al canale gdo (Esselunga e Gruppo Metro). Il terzo settore di attività si esplica con le controllate Boscareto Resort, i cui ricavi anno su anno sono crollati da 864mila a 205mila euro) perché causa pandemia è rimasta chiusa l’omonima struttura alberghiera a Serralunga d’Alba, e la Transalp Aviation che opera nel trasporto aereo executive e che ha realizzati ricavi per 795mila euro.