Cividac affitta e poi si liquida.

Arriva al capolinea, schiacciata dai debiti, la Costruzioni Industriali Cividac (Cic) di San Biagio di Callalta (Treviso), per la quale pochi giorni fa la seconda sezione del tribunale ordinario del capoluogo veneto con Petra Uliana quale giudice delegato ha disposto la liquidazione giudiziale, nominando curatore Donatella Berto e convocando i creditori il 17 marzo 2023 per l’esame dello stato passivo. Nel decreto del tribunale si spiega che Cic all’inizio dello scorso novembre aveva depositato domanda di ammissione al concordato preventivo, ma il 13 dicembre ha poi rinunciato alla procedura per aderire alla richiesta di liquidazione. Il 26 ottobre scorso, infatti, Cic nella persona del suo presidente Domenico Damato ha siglato davanti al notaio Federico Crivellari un contratto d’affitto di ramo d’azienda. Nel dettaglio Cic (controllata dalla Unico Italia Design di Giovanni De Franceschi) ha affittato alla newco Cividac di Ivano Selvestrel (fra l’altro amministratore delegato di WeDo, holding che controlla sei aziende attive nei settori della casa, dell’ufficio e dell’healthcare) il ramo d’azienda dell’impianto di San Biagio garantendone così la continuità e l’impiego dei 41 addetti. Cic, nata nel 1983, è attiva nella realizzazione e posa in opera di costruzioni di metallo e nella progettazione e costruzione di serbatoi in pressione attraverso l’impianto di San Biagio e quello di Molfetta, non compreso nel contratto d’affitto. La crisi pandemica e il caro-energia hanno determinato le difficoltà dell’azienda che presentava 21,5 milioni di euro di debiti e perdite per 6,5 milioni.