Max Casa ritenta il concordato.
Concordato preventivo per Max Casa, catena di 33 negozi per la casa e piccoli elettrodomestici controllata dalla Fin Max di Sergio e Antonella Natoli. Qualche giorno fa, infatti, il giudice del tribunale di Monza Francesco Ambrosio ha nominato Elena Quadrio commissario della società, ammessa alla procedura e accogliendo così la richiesta presentata dall’amministratore unico Giuseppe Barbera. Il concordato preventivo arriva dopo che lo stesso tribunale lo scorso 17 aprile aveva bocciato la richiesta di concordato semplificato. Il gruppo a inizio del 2022 aveva scisso nella newco Max Store e Max Retail (sempre controllate dalla Fin Max) alcuni rami di attività commerciali. A fronte di un passivo di 12,1 milioni di euro Max Casa aveva previsto a fine dello scorso anno, in un primo tentativo di composizione negoziata della crisi, di realizzare un attivo di 3,5 milioni e apportare finanza esterna per 400mila euro. Ma solo il 6% dei creditori aveva aderito alla proposta e di qui partì la richiesta di concordato semplificato, bocciata come “irrituale” dal tribunale perché l’azienda “non ha neppure provato a percorrere la strada dell’accordo di ristrutturazione dei debiti, nonostante sia stata espressamente sollecitata in tal senso dall’Agenzia delle Entrate e ha formulato ai propri creditori una proposta impraticabile e inidonea risolvere la situazione di insolvenza”. Il bilancio 2021 (ultimo disponibile) di Max Casa ha evidenziato ricavi per 15 milioni, un patrimonio netto di 2,5 milioni e debiti per 13,7 milioni.